DOMANDE RICORRENTI RIGUARDO ALLA RISPOSTA AL FUOCO DEI PANNELLI ISOTERMICI
Nel mondo della costruzione e dell’isolamento termico, la sicurezza antincendio è un aspetto di fondamentale importanza. I pannelli isotermici, pannelli per tamponature e pannelli da parete coibentati sono ampiamente utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, ma è essenziale comprendere come questi materiali reagiscano al fuoco per garantire la sicurezza degli edifici e delle persone. In questo articolo, risponderemo alle domande frequenti sulla reazione al fuoco dei pannelli coibentati, fornendo informazioni preziose per coloro che cercano di comprendere meglio come questi materiali si comportino in situazioni di incendio e come possano essere utilizzati in modo sicuro nelle diverse applicazioni di costruzione.
1. COS’È UN PANNELLO ISOTERMICO CON CLASSE B, S1-D0?
Questa dicitura significa che il pannello coibentato ha una reazione al fuoco eccezionale. Vediamola più in particolare:
Classe “B” significa che il pannello sandwich contribuisce in maniera minima al diffondersi dell’incendio. La classe “B” è la seconda migliore classe, preceduta dalla “A”, nel caso i pannelli abbiano un nucleo coibentato in lana di roccia.
“S1” e “D0” si riferiscono alla produzione di fumi tossici e gocce in candescenti. “S1” significa che il pannello coibentato, nel caso entrasse in contatto con le fiamme, produrrebbe quantità minime di fumi tossici, diminuendo i danni alla salute di chi dovesse respirarli. “D0” significa che i pannelli isolanti, se entrassero in contatto con il fuoco, non produrrebbero gocce incandescenti, impedendo quindi l’espansione dell’incendio.
2. PERCHÉ DOVREI USARE I PANNELLI COIBENTATI IN PIR?
I pannelli PIR hanno un comportamento alla fiamma migliore dei pannelli isotermici in PUR. Vi consigliamo di considerare il PIR per via delle sue prestazioni migliori in caso di incendio.
3. QUAL’È LA DIFFERENZA DI PREZZO FRA PIR E PUR
Spesso i pannelli PUR possono costare il 5-10% in meno dei pannelli PIR, ma questa differenza di prezzo non vale la pena di rischiare un incendio.
4. PIR VS. PUR, QUAL’È LA DIFFERENZA?
PUR e PIR hanno la stessa base chimica e si eguagliano per le loro eccellenti proprietà isolanti. I pannelli coibentati PIR vantano una maggiore concentrazione di un certo componente chimico, chiamato Isocianato, questo migliora il suo comportamento alla fiamma in maniera notevole.
5.PIR VS. PUR, QUALI SONO LE DIFFERENZE VISIVE?
La differenza fra i due è nella composizione chimica della schiuma stessa, ed è quasi invisibile all’occhio nudo: il colore e la consistenza dei pannelli coibentati in PIR e PUR sono estremamente simili.
6. PIR VS. PUR, COSA ACCADE QUANDO ENTRANO IN CONTATTO CON UNA FONTE DI FUOCO?
Quando un pannello coibentato in PUR entra in contatto con una fonte di fuoco, inizia a bruciare e continua a bruciare anche se la fonte di fuoco originaria si spegne. Un pannello coibentato in PUR che va a fuoco diventa esso stesso una fonte di fuoco che può propagare l’incendio al resto dell’edificio. Quando una fonte di fuoco si avvicina ad un pannello in PIR, la schiuma si cristallizza e carbonizza, impedendo così che il fuoco si propaghi nel nucleo del pannello, e impedendo anche che esso si propaghi. Se la fonte di fuoco si estingue, anche il pannello si spegnerà autonomamente.
7. QUAL’È LA DIFFERENZA FRA REAZIONE E RESISTENZA AL FUOCO?
CONCLUSIONE
In conclusione, comprendere la reazione al fuoco dei pannelli isotermici, pannelli per tamponature e pannelli da parete coibentati è essenziale per garantire la sicurezza e la conformità normativa nei progetti di costruzione. Le informazioni fornite in questo articolo dovrebbero aiutare a dissipare dubbi e a fornire una migliore comprensione di come questi materiali si comportino in situazioni di incendio. Ricordate che la sicurezza antincendio è una priorità, quindi consultate sempre esperti del settore e tenete presente le normative locali per garantire che i vostri progetti siano realizzati in modo sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico.